Perché ho comprato un Commodore VIC-20?
Ho iniziato a programmare da bambino con il Commodore 64 che avevamo in famiglia, successivamente sostituito con il più moderno e performante (per l’epoca) Commodore 128. Mi è recentemente capitato tra le mani il mio vecchio Commodore 128 e… mi è balenata l’idea di creare una piccola collezione di retrocomputer.
Ho quindi spulciato i vari siti internet di vendita di oggetti usati ed ho iniziato ad acquistare alcuni vecchi computer. Tra gli annunci c’era questo Commodore VIC-20.
Sebbene il prezzo che chiedeva il venditore non fosse proprio a buon mercato, ho optato comunque per l’acquisto. Il computer era infatti ben tenuto ed anche equipaggiato con i suoi accessori: alimentatore, joystick, registratore di cassette e diverse cassette con i videogame.
Commodore VIC-20, storia e specifiche
Il Commodore VIC-20 è stato prodotto dalla Commodore Business Machines Inc (CBM) dalla fine del 1980. Essendo, per l’epoca, un computer piuttosto economico, ne sono stati venduti parecchi esemplari (circa 2.500.000).
E’ un computer a colori, dotato di processore a 8 bit MOS 6502 e 5 KB di memoria RAM statica. Solo 3583 byte di RAM sono liberi per i programmi, per cui le app, come le chiamiamo oggi, tendono ad essere piuttosto semplici. E’ disponibile una porta di espansione per incrementare la quantità di RAM oppure per le ROM, contenenti app o giochi che necessitano di più di 3,5 KB di RAM.
Commodore VIC-20, il restauro
Acquistare un computer di 40 anni, significa anche dover effettuare un restauro. Il computer era già funzionante, per cui il restauro è stato abbastanza semplice.
Dopo aver smontato il case ed aver separato tutti i componenti, ho lavato per bene il contenitore con dello sgrassatore ed ho pulito bene la tastiera.
La scheda madre si presentava piuttosto sporca di polvere, per cui ho provveduto ad una pulizia accurata e ad una disossidazione dei contatti tramite spray opportuno.
Ho sostituito tutti i condensatori, aggiungendo anche un condensatore che non era presente sulla scheda madre. Evidentemente, per risparmiare sui componenti, alcuni condensatori non venivano installati (ho riscontrato la stessa situazione anche su altri computer Commodore). I condensatori elettrolitici hanno funzione di filtro della tensione di alimentazione e, purtroppo, hanno un difetto: l’elettrolita liquido presente all’interno, tende ad evaporare con il passare degli anni. Ecco perché, su schede elettroniche d’epoca, si devono comunque sostituire i condensatori elettrolitici. Alcuni condensatori presenti sulla scheda madre, infatti, presentavano delle capacità fuori tolleranza e delle perdite.
Altri tipi di condensatore e gli altri componenti non soffrono di invecchiamento, come invece accade per i condensatori elettrolitici, per cui devono essere sostituiti solo se danneggiati.
A completamento del restauro, ho aggiunto anche due transil, che servono a proteggere la scheda da transienti di tensione, inversione di polarità e sovratensioni.
Commodore VIC-20, il test
Il test finale ha dato buoni risultati. Il computer risulta molto bello e funzionante in tutti i suoi particolari.
Per caricare i giochi è possibile utilizzare il registratore Datassette C2N ed utilizzare le cassette dell’epoca.
Oggi esiste anche un emulatore del floppy disc, che permette di caricare centinaia di giochi salvati tramite un PC su una scheda MicroSD. L’emulatore si chiama SD2IEC, che si collega alla porta seriale del floppy disc e prende alimentazione dalla porta del datassette. L’emulazione avviene solo sulla seriale del floppy disc ed il caricamento dei giochi è anche piuttosto veloce.
Esistono anche degli emulatori di datassette, ma questi risultano più lenti, in quanto il protocollo di comunicazione del lettore di cassette prevede un trasferimento a 300 baud, che corrispondono a meno di 50 byte al secondo!
Dell’emulatore ho scritto in questo articolo.
Documentazione
A corredo del presente articolo, allego anche il Commodore VIC-20 Technical Manual, ed il Commodore Datassette C2N Service Manual.
Sono manuali tecnici che aiutano a capire il funzionamento dei circuiti e possono essere comodi per effettuare le riparazioni.