Il mondo dell’informatica ha conosciuto una figura di spicco, un pioniere che ha cambiato il corso della storia del settore. Quest’uomo è Jack Tramiel, il genio dietro il marchio Commodore, la cui affascinante storia è raccontata in modo avvincente nel libro “L’irresistibile fascino di Commodore”, gentilmente regalatomi da Lorenzo Vivarelli, l’autore di questo volume che getta luce su una delle più grandi aziende informatiche degli anni passati.
In fondo a questo articolo, è possibile scaricare gratuitamente il testo del libro “L’irresistibile fascino di Commodore” in formato PDF, in edizione speciale per il mio blog www.valoroso.it.
Il libro di Lorenzo Vivarelli è disponibile solo in italiano, dato che in inglese esiste già un libro denominato “Commodore: a Company on the Edge“, scritto da Brian Bagnall.
Per chi preferisse il formato cartaceo, è disponibile a pagamento su diversi store online, tra cui LULU.
L’irresistibile fascino di Commodore.
L’ascesa della più amata società informatica e la sua caduta.
Jack Tramiel: un eroe della sopravvivenza
La storia di Jack Tramiel è un esempio straordinario di resilienza e determinazione. Nato in Polonia, nel 1928, da una famiglia ebrea, Tramiel è stato deportato ad Auschwitz durante la Seconda Guerra Mondiale, ma miracolosamente è sopravvissuto. Nonostante questo drammatico inizio della sua vita, Jack è riuscito ad emigrare negli Stati Uniti e a fondare l’azienda che avrebbe fatto la storia nel mondo dell’informatica.
L’irresistibile fascino di Commodore – l’evoluzione
Inizialmente, Commodore era un’azienda che si occupava di produrre macchine da scrivere e calcolatrici. Solo in seguito ha fatto il suo ingresso nel mondo dei computer, diventando uno dei principali protagonisti dell’era dell’home computer. L’acquisizione di MOS Technology, una società specializzata nella produzione di chip, ha rappresentato una mossa strategica fondamentale per Commodore, permettendogli di sviluppare computer innovativi, per l’epoca.
Il libro ci guida attraverso la storia di Commodore, esaminando i microprocessori prodotti da MOS Technology, tra cui il celebre MOS 6502. Oltre ai microprocessori, MOS produceva i chip che hanno fatto funzionare la serie di computer iconici che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’informatica.
I computer Commodore
Il libro “L’irresistibile fascino di Commodore” offre una panoramica completa dei computer a 8 bit prodotti da Commodore, che hanno catturato l’ammirazione degli utenti in tutto il mondo. Tra i modelli più noti, ci sono:
- PET 2001 (1977): questa macchina è stata una delle prime ad aprire la strada all’era dei personal computer.
- Vic-20 (1981): conosciuto per essere il primo computer ad un prezzo accessibile, il Vic-20 ha contribuito a democratizzare l’informatica.
- Commodore 64 (1982): con oltre 17 milioni di unità vendute, il Commodore 64 è uno dei computer più venduti di tutti i tempi, grazie alla sua potenza e alla vasta libreria di giochi disponibili.
- Serie 264 (1984): questa serie non ha avuto il successo sperato, con i modelli Commodore Plus/4, Commodore 16 e Commodore 116.
- Commodore 128 (1985): si poneva come successore del C64, il C128 offriva una maggiore potenza e versatilità grazie all’ausilio di un secondo microprocessore (lo Z80, oltre al MOS 8502).
L’eredità di Amiga
Dopo l’estromissione di Jack Tramiel da Commodore, l’azienda ha continuato a produrre computer di successo. In particolare, ha acquisito i diritti per la produzione dei computer Amiga. Il primo modello, l’Amiga 1000, ha stupito il mondo nel 1985 con le sue capacità grafiche avanzate e il suono di alta qualità. Successivamente, nel 1987 sono stati introdotti i modelli Amiga 500 e 2000, destinati al mercato home (Amiga 500) e business (Amiga 2000). Negli anni successivi, ci sono stati altri modelli di Amiga, come l’Amiga 1200 e l’Amiga 4000. Questi computer hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dei giochi e della grafica.
L’irresistibile fascino di Commodore – gli intrecci interni
Oltre alla trattazione dei computer prodotti dall’azienda, il libro esplora anche gli aspetti interni di Commodore, mettendo in evidenza le persone chiave che hanno contribuito al successo e alla caduta dell’azienda. Il management visionario e gli ingegneri progettisti creativi sono presentati come i veri artefici dietro i computer Commodore. Non si parla solo di Jack Tramiel, il fondatore di Commodore, ma anche di finanziatori e investitori, come C. Powell Morgan e Irving Gould.
Sono indicate le figure chiave del management, quando Jack tramiel è stato allontanato da Commodore, come, ad esempio, Thomas Rattigan.
Si parla anche di ingegneri, progettisti e programmatori, come Chuck Peddle, Bill Gates, Albert Charpentier, Robert Yannes, Robert Russel, Dave DiOrio, Bill Herd, Dave Haynie, Jay Glenn Miner, Carl Sassenrath e Robert J. Mical.
La caduta del gigante
Purtroppo, come può accadere nel mondo degli affari, anche Commodore ha attraversato tempi difficili. Nel 1994, l’azienda ha dichiarato bancarotta, segnando la fine di un’era. Dopo la sua chiusura, diverse società hanno cercato di rilevare e commercializzare i diritti di produzione di Amiga, ma il marchio non è mai riuscito a recuperare il suo antico splendore.
Ecco il libro in PDF
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Per chi preferisse il formato cartaceo, è disponibile a pagamento su diversi store online, tra cui LULU.
Il libro di Lorenzo Vivarelli è disponibile solo in italiano, dato che in inglese esiste già un libro denominato “Commodore: a Company on the Edge“, scritto da Brian Bagnall.