Conviene installare Windows 10 su PC vecchi? In questo articolo cercherò di dare una risposta e fare un po’ di chiarezza.
Ci sono alcuni fattori da tenere in conto, in particolar modo:
- quanto è vecchio il computer dove si vuole installare Windows 10;
- quali applicazioni si vogliono utilizzare.
Per applicazioni molto spinte di video editing, oppure per utilizzare giochi molto performanti, è opportuno utilizzare computer nuovi, ed anche parecchio prestanti.
Per navigare in internet, archiviare e sistemare le foto (anche con programmi di fotoritocco), usare i social network ed anche per un normale utilizzo in ufficio, è tranquillamente possibile utilizzare un computer di 5-10 anni, installando Windows 10.
Si trovano usati a poco prezzo, ma relativamente recenti, computer fissi e portatili, con processore Intel Core i3, Intel Core i5, Intel Core i7, nonché Dual Core o Core 2 Duo, che possono essere perfetti per installare Windows 10.
Perché è necessario installare Windows 10 su PC vecchi
Purtroppo, i computer e i portatili datati, che hanno installato un sistema operativo vecchio, iniziano a funzionare male. In particolare, i difetti che si possono riscontrare sono i seguenti:
- eccessiva lentezza a fare qualsiasi operazione;
- aggiornamenti non disponibili, per cui risulta sempre più difficile navigare in internet;
- mancanza di sicurezza, per via dei sistemi di protezione obsoleti;
- difficoltà a collegarsi alle reti WiFi.
E’ quindi indicato sostituire i vecchi sistemi operativi Windows XP, Windows Vista, Windows 7, ma anche Windows 8 con il nuovo e più performante Windows 10.
Cosa non apprezzo di Windows 10
Sebbene le opinioni su Windows 10 siano piuttosto discordanti, devo ammettere che apprezzo molto il nuovo sistema operativo.
Nei vari esperimenti che ho effettuato, sono riuscito a installare con successo, anche se con qualche difficoltà, quasi tutte le applicazioni che utilizzavo in precedenza, comprese quelle ufficialmente non più supportate, come VB6 ed Office 2007. Sono anche riuscito a utilizzare dei driver di vecchie periferiche, progettati per Windows XP 64 bit: le mie vecchie unità a nastro HP LTO, con adattatori SCSI Adaptec, funzioneranno ancora per molti anni!
Quello che, invece, non apprezzo di Windows 10 sono i continui aggiornamenti automatici. Ecco, questa è davvero una piaga! Il computer deve scaricare da internet enormi quantità di dati e, molto spesso, ci mette alcuni minuti ad avviarsi, ma anche a spegnersi, proprio perché sta lavorando sugli aggiornamenti. Sfido chiunque a non arrabbiarsi quando, in aereo, il comandante impone lo spegnimento dei dispositivi elettronici, ed il portatile risponde con questa schermata:
A parte questo difetto, Windows 10 rimane un sistema operativo anche piuttosto veloce, a patto di seguire scrupolosamente i suggerimenti che sto per dare.
Come installare Windows 10
Non voglio descrivere in questo articolo la procedura di installazione di Windows 10. Piuttosto voglio suggerire un paio di modifiche da effettuare sui computer datati prima di installare Windows 10.
Chiunque tenterà di installare Windows 10 senza le modifiche che indicherò, perderà solo del tempo!
Non c’è bisogno che prendiate appunti, quello che vi serve è molto semplice:
- RAM
- SSD
Acquistando, per poche decine di euro, questi due componenti, il vostro computer (o il vostro notebook) sarà una scheggia con Windows 10! Nelle foto che seguono ho evidenziato con delle frecce le SSD, la RAM ed anche eventuali HDD aggiuntivi.
Parlando della RAM, ovviamente bisognerà utilizzare una compatibile con la scheda madre del vecchio PC, con una dimensione di almeno 8GB. Consiglio di verificare sul manuale della scheda madre, oppure sul sito del produttore della stessa, qual è la quantità massima di memoria RAM installabile. Infatti, ci potrebbero essere schede madri che non supportano 8GB di RAM. Non consiglio di installare Windows 10 su PC vecchi dotati di soli 2 GB di RAM, se non per utilizzi davvero tranquilli.
Relativamente alla SSD: se il computer ha spazio per montare più hard disk, è possibile utilizzare la SSD solo per il sistema operativo ed i programmi, continuando invece ad utilizzare normali HDD per i dati. Se si utilizza la SSD solo per il sistema operativo ed i programmi, 120GB-240GB possono andare benissimo.
Se, invece, il computer è portatile e non c’è spazio per un secondo hard disk, occorrerà acquistare una SSD più spaziosa (ma anche più costosa).
Sulle schede madri, è possibile che ci siano più porte SATA libere, ma con caratteristiche differenti: è bene collegare la SSD su una porta SATA III. Le porte SATA III possono essere identificate da un colore differente, oppure possono essere marchiate con SATA 6G. Consultare il manuale del produttore per trovare le porte SATA più veloci, disponibili sulla scheda madre.
Già che il computer è aperto per effettuare l’aggiornamento RAM e SSD, consiglio di dare una bella pulita con aria compressa, avendo cura di bloccare le ventole con un cacciavite (o anche con un dito), prima di soffiargli sopra l’aria. Se le ventole non vengono bloccate, infatti, inizieranno a girare molto velocemente sotto l’effetto dell’aria compressa, rovinandosi. E’ meglio lavorare all’aperto, infatti l’aria compressa solleverà un gran polverone. Dovrete pulire bene tutte le alette di raffreddamento, le ventole ed i vari componenti, avendo cura di non avvicinare troppo la pistola dell’aria compressa sui componenti elettronici delle schede.
Ed ecco pronto il vostro “nuovo” vecchio computer con Windows 10!
Infine, prima di procedere all’acquisto della licenza di Windows 10, consiglio di sfruttare il periodo di prova concesso da Microsoft, per poter valutare se le performance del PC soddisfano le vostre aspettative.