Nel video di oggi, vi porto con me alla mostra Historybit – Storie di Computer, organizzata da Davide e Alberto Fornasiero dello Studio FBP a Cerro Maggiore. È un’occasione imperdibile per esplorare l’evoluzione della tecnologia attraverso una straordinaria collezione di computer vintage e macchine da calcolo d’epoca. In questo viaggio, analizziamo le principali sezioni della mostra, dai primi strumenti di calcolo meccanico fino ai computer iconici degli anni Ottanta e Novanta.
Macchine da calcolo meccaniche, elettromeccaniche ed elettroniche
La mostra Historybit inizia con una sezione dedicata agli strumenti precursori del personal computer: le calcolatrici. Troviamo dispositivi meccanici come le celebri Facit, Comptometer e Addometer, che con ingranaggi e leve permettevano di effettuare calcoli complessi. Non manca un antico abaco, che dimostra quanto fosse antica la necessità dell’uomo di trovare ausili per il calcolo, risalendo addirittura al 2000 a.C. Inoltre, vediamo le prime calcolatrici elettromeccaniche di Olivetti, frutto del lavoro di Natale Cappellaro, e le successive calcolatrici elettroniche, in grado di eseguire operazioni matematiche più complesse e rapide.
Anche fatturatrici e telescriventi in Historybit
Accanto alle calcolatrici, troviamo fatturatrici meccaniche Burroughs, strumenti essenziali per la contabilità aziendale del primo Novecento, e le telescriventi, dispositivi che consentivano la trasmissione di messaggi a distanza, aprendo la strada alle moderne telecomunicazioni.
Parti di computer a valvole e a schede perforate
Historybit ci mostra anche componenti di computer a valvole e a schede perforate. Un esempio notevole è un hard disk di grandi dimensioni (parte di un IBM System/36), che evidenzia quanto spazio e potenza erano necessari per immagazzinare dati che oggi occuperebbero una frazione di memoria. Questa sezione illustra l’ingombro e la complessità dei primi computer.
Sezione di Historybit dedicata ai computer anni ’70
La mostra ci guida poi ai computer degli anni Settanta, culminando con l’Apple IIe, uno dei primi personal computer domestici, dotato di un’interfaccia semplice e un design compatto per l’epoca. Questo modello iconico rappresentava il futuro dell’informatica, avvicinando il calcolo a un numero sempre maggiore di persone.
Computer anni ’80
Per gli anni Ottanta, Historybit espone modelli storici come l’Apple III e l’IBM XT, che hanno portato l’informatica nelle aziende e nei piccoli uffici. IBM ha fissato standard tecnici che hanno influenzato generazioni successive di PC. Il personal computer IBM PS/1, invece, era pensato per un uso domestico, compatto e più economico rispetto ai modelli aziendali.
Postazione gaming anni ’80: Commodore 64
Uno dei tavoli della mostra Historybit è dedicato al Commodore 64, uno dei computer più venduti della storia. Vediamo anche accessori come il monitor CRT originale, il drive floppy 1541, il datassette per il caricamento di programmi su cassetta e la stampante MPS 801. Questo setup è tipico degli anni Ottanta e ci riporta all’epoca d’oro degli home computer.
Non potevano mancare i Commodore a 8-bit in Historybit
Un’altra area è riservata ai modelli Commodore a 8-bit. La mostra include: Commodore 64 (versione breadbin + 64C), VIC-20, Commodore 128, 128D, Commodore 16, Plus/4, SX-64 (a cui, come ricorderete, manca ancora la tastiera). Questa gamma illustra l’evoluzione della serie Commodore, offrendo un’ampia varietà di scelte per gli utenti dell’epoca.
Spazio dedicato ai Sinclair
Un altro tavolo è dedicato ai computer Sinclair. Sono computer inglesi, simboli del mercato europeo, che hanno trovato diffusione grazie alla loro accessibilità economica e semplicità. Troviamo il ZX81, il celebre Spectrum con le sue versioni a 48K, ZX Spectrum +2 e il QL.
Editing video a Historybit – Storie di Computer
La sezione dedicata all’editing video ci porta nel mondo della grafica e creatività digitale degli anni Ottanta e Novanta. I computer Amiga e Silicon Graphics, insieme a telecamere e mixer, dimostrano come la tecnologia dell’epoca fosse utilizzata per la produzione video professionale e domestica. In particolare, vediamo Amiga, Silicon Graphics e Draco. Inoltre, nel video possiamo ammirare una Amiga Warp Station: una versione custom, creata ad hoc da Studio FBP, per l’editing video.
Computer di altri marchi
Oltre ai grandi nomi come IBM, Commodore e Sinclair, Historybit dedica uno spazio a marchi meno noti ma fondamentali nella storia dell’informatica. Troviamo computer di Texas Instruments, Olivetti, Atari e Toshiba, ciascuno con specifiche tecniche e applicazioni uniche, dall’ufficio alla didattica fino alla musica.
Replica del poster Amiga Family… reale!
Infine, una chicca per gli appassionati Amiga: una riproduzione della famosa “Amiga Family” con quasi tutti i modelli, a eccezione dell’Amiga 4000 Tower. Questa composizione consente di apprezzare appieno l’evoluzione di Amiga, marchio iconico per gli appassionati di grafica e videogiochi.
Ecco i modelli nella foto, partendo dal basso a sinistra: Amiga 1200, Amiga 2000, Amiga 3000 Tower.
Nella fila centrale: Amiga 600, Amiga 1000 (con il coperchio firmato dai tecnici), Amiga CD32, Amiga 4000, Amiga CDTV.
Nella fila a destra: Amiga 500, Amiga 3000 e uno spazio vuoto, riservato all’Amiga 4000 Tower.
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Spero che le immagini e il video della mostra Historybit – Storie di Computer vi siano piaciuti. Per continuare a esplorare contenuti su computer ed elettronica vintage, iscrivetevi al mio canale YouTube (@ValorosoIT)! 🔔 Sono presente anche su TikTok, Instagram, Facebook e Threads.