Oggi inizio a raccontarvi la storia infinita della riparazione dell’Amiga 500 che ho acquistato l’anno scorso e che speravo di poter utilizzare velocemente!
Acquisto dell’Amiga 500
Su Facebook Marketplace ho trovato un’inserzione interessante. A detta del venditore, il computer era stato riposto in cantina anni addietro.
L’Amiga 500 non era stato testato con la televisione, ma la spia verde dell’alimentazione ancora si accendeva. Il prezzo era molto buono e, soprattutto, il computer aveva molti accessori che mi interessavano, così l’ho acquistato.
Dopo pochi giorni, il pacco con l’Amiga 500 mi è stato recapitato a casa!
All’interno, c’era l’Amiga 500, il suo alimentatore, alcuni joystick, il modulatore video Commodore Amiga 520, un mouse e dei dischetti.
Purtroppo, la prova di funzionamento non è andata bene. L’alimentatore non riusciva ad erogare una tensione stabile, per cui il computer si accendeva e spegneva continuamente. Inoltre, lo schermo della televisione rimaneva sempre nero. A guardare con attenzione l’alimentatore, risultava leggermente gonfio.
Ho quindi deciso di riporre l’Amiga 500 in un mobile e non ci ho più pensato per qualche mese.
Acquisto e prova dell’alimentatore per l’Amiga 500
Solo ad aprile 2021 mi è capitata sott’occhio l’inserzione di un alimentatore per Amiga. Il prezzo era interessante e l’alimentatore era testato, così l’ho acquistato.
Avevo realizzato un video-articolo che spiega come testare le tensioni di un alimentatore prima di collegarlo al computer. Vi suggerisco di consultarlo.
Ho subito provato il nuovo alimentatore, scollegato dal computer, e le tensioni erano soddisfacenti.
Se volete fare anche voi la prova di tensione di un alimentatore, prestate molta attenzione a non provocare corto circuiti, magari toccando con lo stesso puntale del tester due piedini del connettore, oppure toccando il metallo esterno del connettore.
Collegare l’Amiga 500 al televisore
Con il nuovo alimentatore, potevamo fare la prova del computer! Ho collegato il modulatore audio-video Commodore Amiga 520 al computer. Poi, ho collegato anche il nuovo alimentatore.
Per visualizzare le immagini dell’Amiga 500, bisogna impostare il televisore sul canale analogico 36.
Sfortunatamente, anche durante la prova con il nuovo alimentatore, lo schermo della televisione rimaneva sempre nero.
Anche questo tentativo era andato male: sfortunatamente l’Amiga non partiva. Il led verde di alimentazione restituiva un codice di errore e lo schermo rimaneva nero.
Inizio della riparazione dell’Amiga A500: smontiamo il computer
Finalmente, mi sono deciso ad iniziare la riparazione dell’Amiga 500. Apriamolo per guardarne l’interno.
Per aprire l’Amiga A500, bisogna svitare le 6 viti Torx che si trovano nella parte inferiore del case. Tre sono anteriori, sotto alla tastiera. Le altre 3 sono nella parte posteriore.
Quando avete svitato le viti, dovete separare le due parti del case del computer, stando attenti a non sforzare le delicate linguette laterali. Nella parte laterale del case, facendo un po’ di pressione sul guscio inferiore, si sganciano le linguette. Questa operazione va svolta su entrambi i lati dell’Amiga 500.
Ed ecco l’interno dell’Amiga A500! E’ abbastanza orrido. C’è ruggine e polvere ovunque.
Togliamo la tastiera. E’ solamente appoggiata ad incastro. Bisogna scollegare il connettore e sollevarla.
E’ ora il momento di rimuovere lo schermo metallico superiore. Ci sono alcune viti Torx da svitare.
Oltre alle viti, bisogna anche sollevare le linguette che tengono fissato lo schermo metallico superiore a quello inferiore. Le solleviamo con un cacciavite e le raddrizziamo con una pinza.
Le linguette si trovano sia nella parte in basso a destra della schermatura metallica, che in alto a sinistra.
Abbiamo finalmente raggiunto la scheda elettronica e… ecco cosa non va! Ci sono delle piste corrose vicino al chip Paula, che poi è il chip audio dell’Amiga 500.
Per agevolare la riparazione dell’Amiga 500, spolveriamo la scheda madre. Possiamo utilizzare uno spazzolino o un pennello.
Poi, diamo una delicata soffiata con il compressore. Preferisco uscire fuori dal laboratorio, per non sporcare tutto. Già che ci siamo, spolveriamo anche la tastiera.
Corrosione del circuito stampato dell’Amiga 500
Torniamo al problema principale della riparazione dell’Amiga 500: la corrosione del circuito stampato!
Dalla scheda madre dell’Amiga 500, rimuovo il chip audio Paula, un 8364R7.
Adesso risulta molto più evidente la corrosione del circuito stampato. Proviamo a togliere l’ossido con dell’alcool e del disossidante per contatti. Possiamo anche aiutarci con uno spazzolino da denti.
Ora, dopo aver asciugato l’alcool e il disossidante, risultano ben visibili le piste del circuito stampato che sono corrose.
Anche il chip Paula, il CSG 8364R7, risulta un po’ ossidato. Togliamo l’ossido con un po’ di alcool, disossidante, e della carta vetrata fine.
Nel prossimo video-articolo, proseguiremo la riparazione dell’Amiga 500 e tenteremo di ricostruire le piste del circuito stampato che sono state corrose. Per lavorare meglio, iniziamo a rimuovere il circuito stampato dal case plastico.
Rimuovere il floppy disk drive dell’Amiga 500
Rimuoviamo dapprima il floppy disk drive. Bisogna svitare una vite laterale e tre inferiori.
Poi, scolleghiamo il cavo piatto dei dati ed il cavo di alimentazione.
A questo punto, il floppy disk drive si toglie senza problemi.
Una delle viti inferiori è rimasta avvitata nella torretta che sorregge il floppy disk drive. Dobbiamo svitarla, altrimenti la scheda madre non si può estrarre.
Togliere la scheda di espansione Amiga 501 dal Commodore A500
Togliamo anche questa scheda di espansione: è un’espansione RAM (Amiga 501) per l’Amiga 500. La scheda di espansione è accessibile dallo sportellino inferiore dell’Amiga 500. Con l’aiuto di un cacciavite, apriamo lo sportellino e facciamo scorrere l’espansione fino a quando non si libera.
Quando la scheda di espansione è libera, possiamo sfilarla dal case.
Rimozione della schermatura metallica inferiore dell’Amiga 500
Dopo aver staccato tutto quanto era collegato alla scheda madre, questa si sfila dal case del computer. Non è però libera: c’è ancora una schermatura metallica attaccata alla scheda madre. Per separare il PCB dalla schermatura, bisogna svitare i dadi/torrette che tengono fissati i connettori alla schermatura.
Ora possiamo separare la scheda madre dalla schermatura metallica.
Per evitare di perdere i componenti più piccoli e la minuteria, suggerisco di riporre tutto in una bustina trasparente.
Dissaldare lo zoccolo ossidato dalla scheda madre dell’Amiga 500
La scheda madre presenta delle piste corrose ed uno zoccolo ossidato. Dovremo ricostruire le piste e sostituire lo zoccolo del circuito integrato.
Finalmente ho l’occasione di utilizzare la stazione dissaldante che mi sono da poco comprato: una ZD-8915. Nel video, dal minuto 9:35, c’è un tutorial su come impostare ed utilizzare la stazione dissaldante. I passaggi sono elencati in questo articolo.
Dopo aver dissaldato lo zoccolo dal circuito stampato, risulta evidente che l’ossido si era insinuato anche al di sotto del chip Paula.
Possiamo pulire nuovamente il PCB con alcool e disossidante.
Provare le piste del circuito stampato con il tester
Ora, bisogna provare quali piste del PCB sono funzionanti e quali sono interrotte. Tramite il tester facciamo diverse prove. L’operazione, sinceramente, è un po’ noiosa!
La prima prova che dobbiamo eseguire riguarda la metallizzazione dei fori del PCB. Bisogna controllare se c’è continuità elettrica tra il lato superiore ed inferiore del circuito stampato, sullo stesso pin del circuito integrato.
Questa prova va effettuata per ogni piedino del circuito integrato rimosso: sul singolo piedino, deve esserci continuità elettrica tra il layer superiore ed inferiore del PCB.
Poi, proviamo che non ci siano corto circuiti tra le piazzole e le piste adiacenti del circuito stampato.
Evidentemente, bisogna trovare continuità elettrica solo tra piedini collegati da una stessa pista del circuito stampato. E’ normale trovare una certa resistenza elettrica tra diverse piazzole del PCB, ma non deve essere una continuità (resistenza = 0), se non c’è una pista che le collega. Se trovate delle piste che passano tra due piazzole del circuito integrato, dovrete provare che le piste non siano in corto circuito con le piazzole adiacenti.
Infine, proviamo la continuità delle piste che collegano le varie piazzole tra di loro.
In pratica, seguiamo la pista tra la piazzola del chip che abbiamo rimosso e un’altra dove la pista finisce: ci deve essere continuità elettrica. Una piazzola del circuito integrato può essere collegata a più piste: è necessario provarle tutte.
Questa prova va fatta su entrambi i layer del circuito stampato.
Il test del circuito stampato ha evidenziato tre piste interrotte, tutte nel layer superiore, al di sopra del chip Paula. Non sono stati riscontrati corto circuiti e tracce interrotte nel layer inferiore del PCB.
Continua…
Procederemo alla riparazione dell’Amiga 500, alla ricostruzione delle tre piste, al montaggio di un nuovo zoccolo e alla prova in altri video-articoli.
Per essere avvisati quando pubblicherò gli altri video sull’Amiga 500, e anche gli altri video relativi ai retro computer ed elettronica vintage, vi invito di iscrivervi al canale YouTube e attivare la campanella delle notifiche!
Ciao Amedeo complimenti per il video, sto restaurando un Amiga 500 che ho acquistato in parte smontata e desideravo fare una domanda, il floppy drive viene tenuto da 4 viti, 3 sono della stessa lunghezza ed una è qualche millimetro più corta, in sostanza 2 viti sulla parte sotto si avvitano su 2 riser a sua volta avvitati al floppy, un altra si avvita direttamente al drive, e l’altra tramite una rondellina tiene il floppy lateralmente, non riesco a capire quella più corta dove va, escluderei sui riser poichè è una sola, visto che lo hai smontato da poco ricordi la posizione?, grazie
Ciao Davide! Grazie mille! Nel mio video, smonto il floppy dal minuto 7:20 in poi. Si vedono le 3 viti inferiori (2 sono con le torrette) e poi una vite laterale.
Ho un Amiga 500 completo di monitor Commodore 1084s, stampante LC 200, mouse, n.1 joistick, dischetto Workbench 1.3.2 + dischetto Extras 1.3.3 + decine di dischetti giochi non originali, a qualcuno interessa?
Sicuramente a qualcuno interessa, puoi provare a venderlo su Subito, Facebook Marketplace, ecc… Ti consiglio la vendita di persona.