Bentornati sul blog di ValorosoIT, la vostra fonte di ispirazione per tutto ciò che riguarda i retrocomputer e l’elettronica vintage. In questa prima intervista di una serie, vi porto in un viaggio entusiasmante nel cuore del Varese Retrocomputing 2023, un evento che celebra l’informatica vintage e l’amore per i computer d’epoca. Nel video, incontriamo Vincenzo Bono del gruppo Gerundo Retrogaming e RetroPotenza: un esperto nel campo del retrogaming e degli accessori e giochi moderni per Commodore.
L’eredità dei Commodore
Uno dei punti salienti di questa straordinaria avventura è stata l’opportunità di esplorare una collezione di computer Commodore che ha attraversato il tempo. Tra questi, troviamo il mitico Commodore 64, noto a tutti gli appassionati come uno dei computer più rappresentativi degli anni ’80. Oltre al C64, c’è il Commodore 128, un regalo che Vincenzo Bono ha ricevuto nel 1986. Inoltre, ha mostrato un Commodore 16 e un Vic-20. Ogni sistema racconta una storia di dedizione al retrogaming e agli accessori e giochi moderni per Commodore. Questi computer, che hanno segnato gli anni ’80, oggi sono diventati il palcoscenico perfetto per rianimare i giochi classici e sperimentare nuovi orizzonti.
Il fascino dei giochi moderni su computer vintage
Uno dei momenti più interessanti dell’intervista è stato quando Vincenzo ha condiviso il gioco “Eye of the Beholder”. L’ultimo remake è uscito l’anno scorso. “Eye of the Beholder” gira su un Commodore 128. Questo gioco d’azione, originariamente progettato per computer a 16 bit, è stato abilmente adattato a un computer a 8 bit, dimostrando quanto sia versatile il mondo dei retrocomputer. L’aspetto più affascinante? Il gioco sfrutta due monitor contemporaneamente, un’innovazione moderna che all’epoca era impensabile.
La scheda madre del Commodore 128 di Vincenzo Bono è stata sostituita con un PCB moderno: il C128 NEO.
L’importanza degli accessori e giochi moderni per Commodore
Il mondo dei computer vintage è in costante evoluzione, grazie anche agli accessori moderni che portano nuova vita ai vecchi sistemi. Vincenzo ha presentato la “Ultimate II+” una FPGA (Field-Programmable Gate Array) capace di simulare i drive originali dei Commodore, fornendo anche funzionalità aggiuntive come l’espansione di memoria REU e una porta ethernet per la connessione in rete. Questo tipo di accessori consentono agli appassionati di esplorare nuove frontiere, caricare giochi in maniera più semplice e supportare nuovi giochi, senza perdere il legame con il passato. In questo senso, gli accessori e giochi moderni per Commodore 64, 128 e per gli altri modelli di computer vintage, ridanno nuova vita ai computer della nostra infanzia.
Il Commodore 16 di Vincenzo è stato potenziato: ora possiede tutte le caratteristiche del Commodore Plus/4.
Il fascino della programmazione per computer vintage
Un altro aspetto affascinante che emerge dall’intervista è l’entusiasmo di programmatori che si dedicano alla creazione di giochi e applicazioni per computer vintage. Il remake di “H.E.R.O.” per Commodore 64 su un Vic-20, nonostante le sfide tecniche come, ad esempio, l’incapacità del Commodore Vic20 di gestire gli sprite, è un esempio di quanto sia forte la passione per questi sistemi classici. La comunità che ancora lavora su questi progetti dimostra che la memoria dei computer vintage rimane ben viva.
Varese Retrocomputing 2023
Il Varese Retrocomputing 2023 ci ha regalato un affascinante viaggio nel mondo dei retrocomputer e degli accessori moderni per computer vintage. Grazie a Vincenzo Bono e al gruppo Gerundo Retrogaming per averci guidato attraverso questa avventura unica. Continueremo a esplorare le meraviglie dei retrocomputer e a condividere storie emozionanti con voi.
Non dimenticate di iscrivervi al canale @ValorosoIT e di attivare le notifiche per sapere quando pubblicherò le prossime interviste.